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NOTIZIE BIOGRAFICHE

Tranquillo Marangoni è nato a Pozzuolo del Friuli, un piccolo paese in provincia di Udine, il 1° Aprile del 1912.
Il padre Maurilio faceva il falegname e
 

Mia madre
  la madre Maria Iop lavorava da sarta.
Mentre frequenta
le scuole
elementari aiuta già il padre prendendo una prima rudimentale familiarità con il legno e con gli attrezzi da lavoro; impegna il suo tempo
libero con il disegno. Si costruisce piccoli strumenti musicali ed è chiamato giovanissimo a far parte della banda musicale del paese.
Intraprende studi privati mentre lavora presso il mobiliere di S. Osvaldo. Passa poi a lavorare presso la "Lamborghini" di Udine che al momento costruisce sci.
Nel ’33-’34 svolge a Bolzano e Trento il servizio militare di leva nell’artiglieria di campagna con
mansioni di topografo.
Affresco edicola Pozzuolo del Friuli. 1938.

Mia moglie - 1943
Alla fine della ferma riprende il lavoro presso la "Lamborghini" di Tolmezzo.
Nel ’36 sposa Caterina Nascimbeni che gli darà tre figli: Ausilia, Paolo e Aldo.
Realizza in proprio mobili ed arredamenti, è attratto dalla scultura e frequenta artisti locali, in particolar modo lo studio dello scultore Francolini. Prepara da solo esami presso scuole d’arte. Nel 1949 si impiega presso i Cantieri Navali di Monfalcone in qualità di arredatore navale. Sollecitato da amici inizia nel ’42 la sua ttività di xilografo costruendo da sé gli attrezzi necessari: non solo banchi e torchi per stampare ma le stesse sgorbie, bulini e scalpelli.
 
Le sue prime tavolette e stampe sono di quell’epoca: immagini, ex libris per le biblioteche e le collezioni
La Famiglia n°1
degli amici.
Ma sempre dal ’43 è attivo nella lotta della Resistenza e provvede a realizzare su legno bolli e timbri di comandi e uffici tedeschi per conto delle forze partigiane operanti nel Friuli, nel Goriziano e in Istria per comporre lasciapassare e documenti d’occasione per le necessità del Movimento Partigiano ma anche per i militari allo sbando o ebrei in fuga dalle regioni orientali. Finita la guerra si afferma più matura la sua vena creativa, inizia a partecipare a mostre d’arte, esegue su committenza xilografie impegnative, in particolare ritratti di militari delle truppe alleate Inglesi presenti sul territorio di Trieste e pubblica una cartella con dieci opere su “Trieste Romana e Medioevale”. Organizza la sua prima mostra personale. Riceve consensi.
Nel '47 espone a Monfalcone, nel ’51 riceve l’incarico di allestire importanti parti della motonave "Giulio Cesare". Per questa nave crea i primi pannelli e arazzi decorativi ispirati a matrici xilografiche che avranno notevole successo e prenderanno posto anche all’interno di edifici pubblici e privati.
Nel ’52 è invitato ad esporre alla biennale di Venezia dove saràpresente pure nel ’54 e nel ’56 e da quella data si segnala a molte manifestazioni espositive di arte moderna e di xilografia allestite nel mondo: S.Paolo del Brasile ’57, Tokio ’57,Lubiana ’57, ’59, ’61, ’63, Zurigo Xilon ’53, ’59. Nel ’65 e nell'80 è presente alla mostra internazionale "premio Biella" per l'incisione.
 
Nel 1953 fonda con Remo Wolf l’ “Associazione Incisori Veneti” (A.I.V.) con sede a Venezia e ne diviene il presidente. Partecipa a Zurigo a “Xilon” Mostra Internazionale di xilografia e incontra e stringe amicizia con gli xilografi Emil Zbimden di Berna e Hozidar Jakar di Lubiana. Nel ’55 viene nominato membro onorario della “Society of Wood Engravers” di Londra.
Nel ’58 muore la moglie.
Esegue la prima serie di francobolli per le Poste Italiane. Poco dopo riceve il premio Tarcento “Epifania” destinato a friulani distintisi nelle arti e nella cultura.
Il volo dell'aquila - 1958
 
Nel ’62 sposa Silvia Comel di Gorizia e si trasferisce a Genova.
Viene nominato corrispondente dell’Accademia di Belle Arti di Firenze.
Esegue i cartoni per gli arazzi della sala da pranzo del transatlantico “Michelangelo” e per la motonave “Angelina Lauro”.
Espone a Praga e in varie città europee.
Nel 1966 entra nella scuola come insegnante del Liceo Artistico di Savona.
 

Fogolar
 


T. Marangoni 1974

Nel 1967 viene incaricato di organizzare il nuovo Liceo Artistico Statale di Genova, ne assume la presidenza, che mantiene fino al 1981. Viene nominato a vario titolo nella Reale Accademia di Belle Arti del Belgio e nella Royal Society of Partner di Londra. Dal ’77 è componente di merito dell’Accademia Ligustica di Genova. Nel ’84 realizza la sua opera più nota: il volume “S.Teresa di Gesù” edito a cura del Cardinale di Torino Anastasio Ballestrero.
Va a risiedere a Ronco Scrivia e su incarico della “Xilon International” che ha sede in Svizzera dà vita alla componente Italiana con sede presso il Museo di Arte Moderna di Villa Croce a Genova e ne assume la presidenza.
Muore improvvisamente a Ronco Scrivia il 26 marzo 1992.

 

(Da "Porti di Magnin" n°64 - Novembre 2007)

 

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